L’intervento di rinoplastica è abbastanza complesso. Gli studi e le tecniche di intervento prevedono protocolli di diversa natura ma, per semplificare, possiamo dividere l’operazione in due macro categorie: la rinoplastica “chiusa” e la rinoplastica “aperta”. La differenza sta nel metodo di accesso alla struttura anatomica nasale: se le incisioni praticate per aprire la zona di intervento sono esterne e visibili, allora la rinoplastica è “aperta”; se invece tutte le incisioni sono eseguite all’interno delle narici la rinoplastica è “chiusa”. Queste seconda modalità di intervento è, oggi, privilegiata perché non lascia cicatrici evidenti nella sezione interessata.
Prima dell’intervento il cliente viene sottoposto ad una sedazione profonda e successivamente ad un’anestesia locale specifica.
Vengono eseguite delle incisioni all’interno delle narici e si procede allo scollamento del tessuto cutaneo. L’ausilio del laser e di infiltrazioni di farmaci vasocostrittori limitano la perdita di sangue durante l’operazione e consentono un recupero post operatorio più rapido, oltre a garantire maggiore mobilità di campo al chirurgo. Il rimodellamento del naso comprende la correzione del dorso, delle cartilagini alari e triangolari, oltre all’armonizzazione della quantità di adipe allocato all’estremità. Anche nel caso di correzione delle narici, si agisce sulla base della cartilagine alare mentre per il rimodellamento della columella viene asportata una sezione del tratto membranoso.
Alla rinoplastica viene spesso associata una rinosettoplastica che ha il compito di intervenire sulla struttura ossea del naso per porre rimedio ad una malformazione o ad un inestetismo. Il chirurgo agisce sulle ossa del dorso, modellandole ed estraendo i pezzi che provocano l’inestetismo.
Una volta conclusa l’attività correttiva, vengono applicati dei punti di sutura interni ed un cerotto chirurgico sotto la punta del naso. Il paziente indosserà una mascherina per proteggere la sezione operata da agenti esterni e colpi accidentali, preservando il processo di stabilizzazione della nuova forma e dei tessuti.
Il gonfiore e gli ematomi nella sezione operata svaniscono nel giro di pochi giorni, anche grazie all’azione dei farmaci prescritti dallo specialista, mentre per i punti interni cadranno senza ulteriori azioni da parte del chirurgo. I tamponi inseriti all’interno delle narici potranno essere rimossi dopo 3-4 giorni, mentre la maschera protettiva sul naso dovrà essere indossata per una settimana. La normale attività potrà essere ripresa dopo una settimana, mentre per l’attività fisica è consigliabile attendere un mese.