Rinoplastica e Rinosettoplastica

RINOPLASTICA E RINOSETTOPLASTICA

Un intervento di rinoplastica avviene in risposta a due necessità fondamentali: restituire al naso forma ed armonia, nel pieno rispetto delle sue naturali funzionalità, oppure ricostruirne la struttura, compromessa a seguito di un trauma o una malformazione (rinosettoplastica). L’operazione può avvenire in anestesia locale o completa, a seconda del singolo caso clinico.

VISITA SPECIALISTICA E PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO

La visita specialistica rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di preparazione a questo intervento, che è statisticamente uno dei più richiesti. Il compito del chirurgo è quello di valutare con estrema accuratezza le strutture nasali interne, senza tralasciare altri fattori come lo spessore, l’elasticità della cute, la forma e le dimensioni del naso, collocandolo in rapporto al quadro generale del viso. Il dialogo col paziente è fondamentale ed ha l’obiettivo di evidenziare quali siano le zone del profilo che arrecano disagio e le motivazioni che lo spingono a richiedere questo intervento. Il compito del chirurgo è anche quello di comprendere se le aspettative del paziente sono compatibili con i risultati realmente ottenibili. Una volta ricevute le informazioni che concernono l’intervento, con l’analisi dettagliata del post operatorio, il paziente dovrà presentare al chirurgo la sua storia medica, menzionando eventuali interventi chirurgici pregressi, fratture o interventi al setto nasale, disturbi ereditari, malattie cutanee o terapie in corso. L’anamnesi totale della situazione clinica è di fondamentale importanza per rilevare eventuali limitazioni all’intervento.

Nella fase preparatoria, il paziente dovrà seguire una procedura indicata dal chirurgo ed osservare alcuni accorgimenti.

– Sottoporsi scrupolosamente a tutti gli esami prescritti (elettrocardiogramma, esame del sangue etc.)
– Evitare stati infiammatori e influenzali
– Sospendere, previo consulto medico, l’assunzione di farmaci antinfiammatori che possono aumentare il rischio sanguinamento
– Smettere di fumare ed assumere bevande alcoliche due settimane prima dell’intervento

L’INTERVENTO

L’intervento di rinoplastica è abbastanza complesso. Gli studi e le tecniche di intervento prevedono protocolli di diversa natura ma, per semplificare, possiamo dividere l’operazione in due macro categorie: la rinoplastica “chiusa” e la rinoplastica “aperta”. La differenza sta nel metodo di accesso alla struttura anatomica nasale: se le incisioni praticate per aprire la zona di intervento sono esterne e visibili, allora la rinoplastica è “aperta”; se invece tutte le incisioni sono eseguite all’interno delle narici la rinoplastica è “chiusa”. Queste seconda modalità di intervento è, oggi, privilegiata perché non lascia cicatrici evidenti nella sezione interessata.

Prima dell’intervento il cliente viene sottoposto ad una sedazione profonda e successivamente ad un’anestesia locale specifica.

Vengono eseguite delle incisioni all’interno delle narici e si procede allo scollamento del tessuto cutaneo. L’ausilio del laser e di infiltrazioni di farmaci vasocostrittori limitano la perdita di sangue durante l’operazione e consentono un recupero post operatorio più rapido, oltre a garantire maggiore mobilità di campo al chirurgo. Il rimodellamento del naso comprende la correzione del dorso, delle cartilagini alari e triangolari, oltre all’armonizzazione della quantità di adipe allocato all’estremità. Anche nel caso di correzione delle narici, si agisce sulla base della cartilagine alare mentre per il rimodellamento della columella viene asportata una sezione del tratto membranoso.

Alla rinoplastica viene spesso associata una rinosettoplastica che ha il compito di intervenire sulla struttura ossea del naso per porre rimedio ad una malformazione o ad un inestetismo. Il chirurgo agisce sulle ossa del dorso, modellandole ed estraendo i pezzi che provocano l’inestetismo.

Una volta conclusa l’attività correttiva, vengono applicati dei punti di sutura interni ed un cerotto chirurgico sotto la punta del naso. Il paziente indosserà una mascherina per proteggere la sezione operata da agenti esterni e colpi accidentali, preservando il processo di stabilizzazione della nuova forma e dei tessuti.

IL POST OPERATORIO

Il gonfiore e gli ematomi nella sezione operata svaniscono nel giro di pochi giorni, anche grazie all’azione dei farmaci prescritti dallo specialista, mentre per i punti interni cadranno senza ulteriori azioni da parte del chirurgo. I tamponi inseriti all’interno delle narici potranno essere rimossi dopo 3-4 giorni, mentre la maschera protettiva sul naso dovrà essere indossata per una settimana. La normale attività potrà essere ripresa dopo una settimana, mentre per l’attività fisica è consigliabile attendere un mese.

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