La mastoplastica additiva è a tutti gli effetti un intervento di chirurgia, e come tale necessità di adeguata preparazione ma soprattutto consapevolezza da parte della paziente. Il primo consulto, pertanto, è di tipo informativo ed assolutamente non vincolante. Si tratta di un dialogo intenso, confidenziale, nel quale è importante instaurare un rapporto collaborativo, al fine di verificare le reali motivazioni dell’intervento e prospettare alla paziente tempi, modalità e decorso post operatorio. Se esiste la reale volontà di sottoporsi all’intervento, si passa alla somministrazione di alcuni esami clinici e di un elettrocardiogramma, indispensabili per far emergere le condizioni di salute generali. Due settimane prima dell’intervento è sconsigliata l’assunzione di farmaci antinfiammatori e a base di acido acetilsalicidico (Aspirina); è altresì importante smettere di fumare e sospendere l’assunzione di bevande alcoliche.
Nel corso della visita specialistica eseguita presso lo studio di Napoli, il medico valuta insieme alla paziente gli elementi tecnici dell’operazione, passando in rassegna le caratteristiche anatomiche del seno (tessuto cutaneo, ghiandola, tessuto adiposo) e valutando ogni aspetto dell’intervento, compresi i rischi e le complicanze che potrebbero derivarne. E’ preferibile non fumare almeno 14 giorni prima dell’intervento.
Il posizionamento delle protesi è funzionale alle caratteristiche fisico-anatomiche del seno della paziente. In particolare si distinguono tre tipologie di posizionamento:
La scelta di forma, dimensione e materiale della protesti rappresenta un momento fondamentale del percorso operatorio. Tra le varie tipologie di protesi disponibili sul mercato, quelle in gel silicone con superficie testurizzata si distinguono per confort, qualità e sicurezza in quanto sono capaci di conferire naturalezza al seno, morbidezza al tatto, resistenza nel tempo e alle sollecitazioni. I diversi strati di polimero che avvolgono la protesi di silicone (di per sé già pura ed innocua per l’organismo) limitano la dispersione di particelle all’interno del tessuto cutaneo. Per quanto concerne la forma oggi sono disponibili:
Le moderne tecniche anestesiologiche oggi consentono di ridurre lo stress della paziente: prima, durante e dopo l’intervento. Non è più necessario ricorrere a forme di anestesia totale. Solo l’area mammaria ne è interessata, mentre la paziente permane in uno stato di sonno vigile che le permette di evitare la respirazione assistita o, comunque, la percezione reale dell’intervento.
La zona mammaria viene interessata da una soluzione vasocostrittrice, che limita l’afflusso di materiale ematico e permette al chirurgo di intervenire con maggiore sicurezza, limitando le perdite di sangue e favorendo il decorso post operatorio che così risulta privo di particolari disagi, come gli ematomi localmente diffusi.
Nell’immediato decorso post operatorio, i sintomi fisiologici sono da individuare nell’intorpidimento e nel leggero dolore nella zona mammaria, nel gonfiore della stessa e in un generale stato di fiacchezza. L’assunzione di antidolorifici ed antibiotici scongiura l’insorgere di infezioni intra ed extra cutanee.
Per la prima settimana è assolutamente vietato il contatto della zona operata con l’acqua ed è fondamentale seguire le terapie prescritte al momento delle dimissioni. Le prime medicazioni vanno eseguite dal chirurgo e per le prime due settimane è consigliabile evitare sforzi che possano sollecitare la zona operata. La rigidità del seno è assolutamente fisiologica e, se si osservano le disposizioni mediche, in breve tempo tornerà morbido e naturale, con un profilo armonico e sensuale.