Lifting seno/protesi

LIFTING SENO/PROTESI

La mastopessi, o lifting del seno, è un intervento di chirurgia estetica eseguita dal Chirurgo Estetico Volpe a Napoli che si rende necessario per sollevare, fissare e modellare un seno rilassato e cadente e per restituirgli una forma armonica. La progressiva perdita di elasticità della cute mammaria, il rilassamento dei legamenti sospensori della ghiandola, la drastica perdita di peso, la gravidanza e l’allattamento possono influenzare la forma e la compattezza del seno. La mastopessi, spesso in associazione all’impianto di una protesi mammaria, può integrare il volume del seno, esaltandone anche forma e posizione. L’intervento prevede un riposizionamento dell’areola e del capezzolo alla corretta distanza da un punto fisso, di solito la base del collo (giugulo). Nel caso in cui si impianti una protesi, sarà fondamentale ricalcolare le distanze nel rispetto dei nuovi volumi. La tecnica adoperata può variare in funzione della forma del seno, dell’elasticità della pelle e del grado di rilassamento.

I principali inestetismi che possono essere corretti mediante la mastopessi sono:

  • Seni soddisfacenti, ma pendenti
  • Seni che non hanno sostanza e compattezza
  • Capezzoli e areole rivolti verso il basso, talvolta al di sotto del solco sottomammario

L’intervento deve tener conto di una serie di importanti fattori. Molte volte, infatti, un seno potrebbe essersi sviluppato in modo diverso rispetto all’altro, sia per volume che per posizione. Altre volte, invece, un seno grande e pesante può essere sollevato, ma i risultati potrebbero essere di breve durata perché la gravità tende a riportarlo nella posizione originaria. Per quanto concerne l’età, è fondamentale attendere lo sviluppo completo del seno prima di sottoporsi ad un intervento. La mastopessi, non intaccando capezzoli e dotti galattofori, di norma non incide sul processo di allattamento, ma è consigliabile un consulto col chirurgo per valutare questo aspetto.

VISITA SPECIALISTICA E PREPARAZIONE

In sede di visita specialistica, il chirurgo esaminerà i seni, studiandone volume e forma ed esaminando la tipologia di pelle, il posizionamento dei capezzoli e delle areole. La paziente discuterà della sua storia medica, avendo cura di non tralasciare nessuna informazione utile al percorso operatorio: precedenti interventi, trattamenti medici, farmaci assunti con regolarità, tendenza ad ingrassare o dimagrire, ogni elemento può essere prezioso. In base all’età, il chirurgo può raccomandare un esame mammografico prima e dopo l’intervento. E’ sempre importante monitorare eventuali variazioni nel tessuto del seno ma è da escludere che la mastopessi aumenti il rischio di contrarre un cancro al seno.

Per quanto concerne la fase preparatoria, sarà importante rispettare il protocollo dettato dall’intervento. E’ consigliabile smettere di fumare e bere alcolici con largo anticipo (tre settimane). Bisogna sospendere l’assunzione di farmaci anti-infiammatori, che possono aumentare il flusso sanguigno nel corso dell’intervento.

L’INTERVENTO

La mastopessi è praticata in regime di anestesia generale o di sedazione profonda. Solo in alcuni casi può essere eseguita in anestesia locale e con sedazione endovenosa.

Per la mastopessi esistono tre tipi di incisione, selezionata in funzione del risultato che si vuole ottenere.

  • Il sollevamento verticale del seno, utile per la rimozione di una moderata sezione di tessuto cutaneo e raccomandato a chi desidera avere cicatrici non particolarmente visibili. Il chirurgo opera una piccola incisione alla base del seno e rimuove i tessuti adiposi in direzione verticale e procede al rimodellamento della sezione cutanea
  • Il sollevamento orizzontale del seno, specifica per le donne che hanno una forma del seno allungata e con una base stretta. In questo caso il chirurgo non rimuove la pelle o il tessuto adiposo ma lavora sul tessuto mammario per dare forma ad un seno più rotondo, spostando anche il capezzolo di qualche centimetro. La cicatrice viene celata nella curva alla base del seno e diventa col tempo sempre meno evidente
  • La mastopessi a T rovesciata, raccomandata per le donne che vogliono risultati consistenti sul loro seno. Il chirurgo pratica un’incisione orizzontale lungo la linea del solco sottomammario, poi ne pratica un’altra in verticale fino a raggiungere il capezzolo. L’ultima incisione gira attorno all’areola per creare la forma di una “T rovesciata”. I tessuti del seno vengono successivamente suturati e le mammelle appaiono più sode, non appena i tessuti procedono nella fase di guarigione.

Al termine dell’operazione, possono essere collocati dei piccoli tubi di drenaggio all’interno dei seni, per evitare l’accumulo di fluidi, liquidi, siero e sangue. Vengono apposte garze e medicazioni e il seno viene coperto con un bendaggio elastico o un reggiseno chirurgico.

L’intera seduta può variare da 1 a 3 ore, a seconda delle dimensioni del seno, della tecnica selezionata e dell’impianto di una protesi mammaria.

POST OPERATORIO

Per i primi giorni è consigliato un riposo pressochè assoluto. Sforzi, piegamenti e sollevamenti devono essere evitati perché potrebbero determinare gonfiore e sanguinamento. E’ consigliabile dormire sula schiena per evitare pressione sulla zona operata. I drenaggi verranno rimossi entro pochi giorni dall’intervento, quando le medicazioni potranno essere cambiate o rimosse. Il gonfiore e la tumefazione dei primi giorni, consiglieranno l’uso di un reggiseno contenitivo. I punti chirurgici verranno rimossi a partire da una settimana dall’intervento e fino alla terza settimana.

La sensibilità nelle aree del capezzolo e dell’areola sarà ridotta per alcune settimane e le cicatrici resteranno di colore rossastro per lo stesso periodo di tempo, chiarendosi poi gradualmente. I risultati saranno apprezzabili nel medio-lungo periodo, mentre nei primi giorni le mammelle risulteranno abbastanza morbide al tatto. Il chirurgo consiglierà una serie di prodotti dermatologicamente compatibili con le incisioni. Per quanto concerne l’attività fisica, bisognerà attendere qualche mese prima di riprenderla e saranno comunque sconsigliati sforzi e sollevamento di carichi pesanti per i primi mesi. Esercizi fisici di lieve entità potranno essere ripresi dopo alcune settimane, mentre si potrà tornare alla normale attività lavorativa, se non particolarmente usurante, già dopo 7-10 giorni.

I risultati, a meno di repentini cambi di peso, resteranno apprezzabili per molto tempo ma è consigliabile sottoporsi a controlli periodici presso lo specialista che ha effettuato l’intervento. Saranno utili per monitorare con dovizia di particolari lo stato di salute e valutare sul lungo termine l’impatto, fisico e psicologico, dell’operazione

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